CARTA DI CASTELLI (TE)
Venerdì 27 ottobre 2023 dalle ore 9.30 alle ore 13.00, a CASTELLI (TE), si è svolto nell'Aula
Magna dello stesso Liceo, il convegno nazionale sul tema “LA FUNZIONE FORMATIVA DELLA
SCUOLA NELLA PROMOZIONE DEI TALENTI” promosso dal Liceo Artistico "F. A. GRUE" e
dalla associazione ESSIA – Associazione Nazionale per la Valorizzazione delle Scuole d'Arte, con
il patrocinio e la partecipazione del Comune di CASTELLI, e con il contributo di autorevoli
rappresentanti del Ministero dell'Istruzione e del Merito, delle istituzioni pubbliche e del mondo
accademico e scientifico.
Ascoltate e dibattute le interessanti relazioni degli autorevoli relatori, è stata elaborata la seguente
dichiarazione programmatica.
PREMESSA
– CASTELLI (TE) è tra “i borghi più belli d'Italia di spiccato interesse storico artistico”
( Associazione Italiana che promuove I piccoli centri abitati ) per le caratteristiche naturali del
territorio con una presenza abbondante di cave d'argilla, boschi di faggio per la legna e per i
forni, con ricchi corsi d'acqua e giacimenti di silice. Queste condizioni e risorse naturali,
unitamente all'intraprendenza e al talento delle persone del luogo, fanno di questo borgo, a partire
soprattutto dalla seconda metà XV secolo, un importante centro per la lavorazione della
ceramica, ed in particolare della maiolica, portandolo quindi nel secolo successivo ad assumere
una risonanza di livello internazionale;
– diverse sono le famiglie di maiolicari che dal Seicento all' Ottocento hanno operato con
sapienza e altissima qualità pittorica e produttiva, tenendo alto e rinnovando il prestigio delle
produzione ceramiche castellane: i Grue, i Gentili, i Cappelletti, i Fuina... Dimostrazione ne sono
le presenze di maioliche esposte tra i più importanti musei del mondo : British Museum, Louvre,
Hermitage, Metropolitan etc.
– recentemente, il 21 ottobre u.s., è stata celebrata la figura di Carlo Antonio Grue (1655 -
1723) con un convegno, collegamenti internazionali e l'inaugurazione nel Museo della Ceramica,
della mostra “L'Oro nelle mani – Castelli ricorda Carlo Antonio Grue” a trecento anni dalla sua
morte;
– nella seconda metà dell'Ottocento risulta sempre più urgente la costituzione di un centro di
formazione per la ceramica rivolto soprattutto alle nuove generazion . Di questa necessità se ne fa
carico Beniamino Olivieri (1847 – 1923) che più volte ricoprì la carica di sindaco di Castelli e si
occupò di storia castellana. Al progetto per l'istituzione di una scuola ci lavorò per molti anni fino
a chiedere aiuto all'onorevole castellano Felice Bernabei (1842 – 1922) quale studioso, Direttore
Generale delle Belle Arti, archeologo e politico, personalità di primo piano in campo nazionale
(ricordato a Castelli con le celebrazioni nel centenario della sua scomparsa e con il convegno di
chiusura del 5 ottobre 2023); tra Olivieri e Bernabei si costruisce un'ottima intesa e quindi in data
2 settembre 1905 sulla Gazzetta Ufficiale n. 206 viene pubblicato il Regio Decreto che “istituisce
a castelli (teramo) una scuola d'arte applicata alla ceramica al nome di Francesco Antonio
Grue”. All'articolo 3 di tale decreto si scrive “La Scuola ha lo scopo di impartire gratuitamente
l'istruzione artistica ai cittadini del Comune di Castelli, col fine di sviluppare il gusto dell'arte,
richiamandoli alle antiche tradizioni della Scuola dei Grue e dei Gentili”;... Pertanto nel 1906,
tra molte difficoltà, inizia l'attività della scuola d'arte che ha la sua sede nel Convento
francescano, e nel 1961 diverrà Istituto d'Arte e quindi nel 2010 Liceo Artistico;
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– ad un altro appartenente di questa importante e prestigiosa dinastia, Francesco Antonio
Grue, è intitolato il Liceo Artistico di Castelli;
– la Scuola d'Arte “F. A. GRUE” nel secondo dopoguerra, grazie a illuminati direttori e
docenti, si caratterizza sul piano nazionale con forti proposte innovative e di grande pregio tali da
conseguire prestigiosi riconoscimenti:
a) nel 1954 con la sapiente guida del direttore Guerrino Tramonti e dei docenti Arrigo Visani e
Serafino Mattucci è stato realizzato il “Terzo Cielo di Castelli”, un soffitto maiolicato, pensato
inizialmente come esercitazione didattica per gli studenti per divenire, in corso di elaborazione e
con un forte impegno anche estivo, un lavoro da presentare alla X Triennale dell'Artigianato di
Milano: l’opera conseguì il prestigioso premio del “Diploma d'Onore”. Dopo l'esposizione milanese
i tavelloni che componevano l'intera opera vennero trasferiti presso l'Istituto d'Arte di Firenze (Porta
Romana) con la prospettiva di istituire il “Museo delle arti applicate”, vennero montati su una
struttura metallica appositamente costruita in un’aula e rimasero esposti fino al 1962. Conservati
nell'archivio dell'Istituto di Porta Romana, questi elaborati del “Terzo Cielo” sono rimasti anni fino
a quando la Dirigente Scolastica del Grue Carla Marotta e la Dirigente di Porta Romana, Anna
Maria Addabbo, constatata la piena legittimità della richiesta, siglarono l’accordo che ne ha
disposto l'invio a Castelli, dove attualmente possiamo goderne la visione all'ingresso del Liceo
Grue.
b) nel Natale del 1966 sul sagrato della chiesa di Castelli fu esposta per la prima volta l'opera IL
PRESEPE, riconosciuto come “il presepio di tutti”, stabilendo così un forte rapporto tra scuola e
contesto sociale in cui essa opera. L'idea di un presepe monumentale nasce fin dal 1955 quando il
docente e direttore Serafino Mattucci iniziò ad “elaborare l'idea di una nuova plasticità per Castelli”
anche su invito di Giò Ponti, per indagare sul destino della ceramica come “una quarta
dimensione della scultura”. Il Presepe di Castelli diventò così “uno dei più alti esempi di
cromatismo materico su cui furono stesi i colori della tradizionale pentacromia” (la tradizione DEL
FUTURO - I CentoDieci anni della Scuola d'Arte di Castelli” a cura di Carlo Fabrizio Carli –
Verdone Editore).
Il monumentale presepe è conservato nell’attuale complesso scolastico, quale “testimonianza di una
felice applicazione didattica al servizio della scuola e dell'arte.” ..”La moderna epifania rivelazione
dello spirito, di ormai 74 pezzi, raggiunse l'entusiasmo del grande pubblico e della critica nel 1970
ai Mercati Traianei di Roma per poi divenire una star internazionale nel 1976 nei luoghi sacri della
cristianità: Gerusalemme, Betlemme e Tel Aviv.”( la tradizione DEL FUTURO - I CentoDieci anni
della Scuola d'Arte di Castelli” a cura di Carlo Fabrizio Carli – Verdone Editore). Il Presepe
Monumentale di Castelli del Liceo Artistico “Grue” è stato allestito, nel Natale 2020, in Piazza San
Pietro, nella Città del Vaticano, riscuotendo una grande risonanza mediatica e di promozione per la
scuola stessa.
c) con l'anno scolastico 1975-76 a Castelli si apre la nuova e più confortevole sede del “GRUE” ben
inserita nel contesto naturalistico del territorio (anche se nel vecchio convento rimasero per essere
frequentati alcuni laboratori), ispirata ad una razionalità strutturale e architettonica rispondente ad
una moderna didattica e funzionalità formativa, che tiene conto delle fondamentali attività
laboratoriali e del rapporto strettissimo fra progettazione e realizzazione dei manufatti.
d) con l'anno 1986 per una forte iniziativa e grande visione della funzione formativa della scuola e il
riconoscimento di grande importanza che rivestono i beni culturali e l'arte (in questo caso della
ceramica) per lo sviluppo civile, sociale ed economico delle comunità, il Preside Vincenzo Di
Giosaffatte dà avvio alla Raccolta Internazionale d'Arte Ceramica Contemporanea.
Di fatto è un museo annesso al Liceo Artistico Statale “F. A. Grue” che poi verrà intitolato allo stesso Vincenzo
Di Giosaffatte, che custodisce 500 opere di 350 artisti provenienti da 50 nazioni.
- altro e importante centro di testimonianza, promozione e splendore di attività nel campo della
ceramica e della maiolica è il Museo delle Ceramiche di Castelli, istituito con legge regionale del 24
gennaio 1984 “per promuovere la cultura e l'arte della maiolica, per salvaguardare la storia e le
tradizioni locali , per garantire la conservazione e l'esposizione delle opere che testimoniano le
produzione ceramiche castellane succedutesi nei secoli...” in questo contesto e con un auspicabile
collegamento e in un adeguato sistema di integrazione con la “Raccolta Internazionale d'Arte
Ceramica Internazionale V. Di Giosaffatte” annessa al Liceo Artistico, può divenire certamente un
polo museale sulla ceramica di rilievo internazionale;
- attualmente il Liceo Artistico Statale “Grue”, con percorso quadriennale e candidato per il
riconoscimento di “indirizzo raro”, coniuga la formazione culturale con l'insegnamento pratico e il
fascino della tradizione con le più moderne linee di ricerca e le nuove tecnologie.
- il Liceo Artistico Statale“Grue” rappresenta per la sua storia, fortemente legata all'eccellenza
produttiva, artistica e dell'artigianato artistico del territorio, una istituzione e una grande risorsa che
non è solo di testimonianza, ma soprattutto promozione e formazione di talenti e maestranze per
l'eccellenza e il rinnovamento produttivo della ceramica, nelle sue diverse forme di lavorazione, del
territorio nel quale opera. In questo contesto territoriale, fortemente e gravemente danneggiato dal
susseguirsi di due recenti e devastanti terremoti (2009 e 2017) il Liceo Grue con la propria
specificità e attività, rappresenta una forte spinta per il rilancio culturale, economico e sociale non
solo dell'intero comune di Castelli, ma di un territorio ben più vasto.
TUTTO CIÒ PREMESSO
si affermano i seguenti principi programmatici:
– In via generale si raccomanda che i licei artistici ed in particolare quelli che hanno le proprie
radici nelle scuole d'arte e poi negli istituti d'arte, conservino e tramandino il patrimonio (anche
immateriale e di strumenti usati per le lavorazione dei materiali nei vecchi laboratori scolastici o
conservati nei propri archivi) didattico, culturale, artistico e artigianale, quale mezzo non solo per
la memoria storica di una comunità, ma anche quale campo e materia di studio per la
progettazione e sviluppo di tipicità produttive e creative del territorio che ne rappresenta una
ricchezza di civiltà e una risorsa per il progresso sociale ed economico. Ovviamente, in questo
contesto, anche le nuove tecnologie che nel tempo si sono affermate e sempre si evolveranno
saranno un utile strumento di lavoro per la nuova creatività e produzione (eccellenza e tipicità del
territorio) da coniugarsi con le competenze tecniche e manuali che costituiscono l’identità del
territorio stesso. È auspicabile in un contesto di forte integrazione tra scuola e territorio, che si
sviluppi un confronto reciproco, continuo e progressivo tra scuola e mondo produttivo;
– È molto importante che i licei artistici tengano aperti e funzionanti i laboratori quali spazi
dove si apprendono le lavorazioni tradizionali, ma guardando soprattutto alla contemporaneità e
al futuro dove sono necessarie strumentazioni moderne, anche digitali, aprendosi alle nuove sfide
delle innovazioni in una visione internazionale e interconnessa, che possa corrispondere ad una
adeguata formazione degli studenti, sviluppandone i talenti, contemplando anche la sviluppo di
capacità imprenditoriali. In tal modo potrà essere data risposta anche alle esigenze occupazionali
di aziende e industrie del territorio che vantano storia e prestigio. Naturalmente in questo
contesto sempre si debbono salvaguardare i principi di sicurezza sul lavoro e un adeguamento
all'ecosostenibilità nel processo produttivo del modello di economia circolare.
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– Le istituzioni scolastiche di piccole dimensioni, in particolare quando collocate in montagna
o in aree periferiche, rappresentano un patrimonio prezioso, perché hanno la forza di creare
aggregazione e di rappresentare un punto di riferimento non solo formativo, ma anche sociale nel
territorio; per questo, anche se sottodimensionati, i licei artistici devono essere salvaguardati da
Enti locali e Ministero. Nel caso di Castelli con il Liceo Artistico “Grue”, di durata quadriennale,
il Ministero dell'Istruzione e del Merito ha fatto una scelta giusta, condivisibile e molto
appropriata (tenendo conto dell'importante storia che rappresenta questa scuola e l'eccellenza
produttiva del territorio), nel disporre uno speciale percorso di studi e durata quadriennale, con i
grandi risultati didattici e formativi conseguiti in decenni di una attività scolastica armonicamente
inserita nel territorio e nella sua eccellenza produttiva della ceramica. Anche il bilancio fatto al
nuovo percorso di studi è eccellente, consentendo di guardare al proprio futuro come realtà di
grande attrazione e fucina di nuovi talenti. Inoltre, come evidenziato nelle premesse, il Liceo, è
collocato in un'ampia e nuova struttura edilizia con spazi funzionali, laboratori, un archivio
straordinario e un patrimonio di rilevanza internazionale dato dall'annessa “Raccolta
Internazionale d'Arte Ceramica, Contemporanea – Vincenzo Di Giosaffatte” e dal Presepe
Monumentale. Questa importante dotazione, con la lunga e prestigiosa esperienza formativa,
concorre a fare del “Grue” un centro di formazione di grande rilevanza e divenire sempre di più
un centro di propulsione culturale, economico e sociale che in questa fase di ricostruzione dopo i
due devastanti terremoti assume una importanza preziosissima.
– È importante che tutto il territorio collabori al rilancio della scuola, provvedendo alle opere
di collegamento e alla regolarità dei trasporti, per sopperire all’isolamento logistico e favorendo
gli scambi internazionali, affinché il paese stesso di Castelli e tutto il suo indotto possa diventare
un polo di attrazione culturale e di trasmissione della secolare sapienza dei maestri ceramisti.
– Per consentire una prospettiva post-diploma è opportune che anche il liceo Artistico F.A.
Grue come gli altri licei artistici, possa essere inserito nel Sistema ITS ACADEMY (Istituto
Tecnico Superiore) inserendosi nella filiera dei Beni culturali o del Turismo, in modo da
assicurare un percorso di specializzazione ai propri studenti, promuovere l’acquisizione di
competenze spendibili anche nella produzione industriale, inserirsi in circuiti di valorizzazione
del patrimonio culturale, far diventare lo specifico indirizzo ceramico volano di una rinnovata
economia.
– È auspicabile, per quanto espresso nelle premesse e per quanto emerso nelle relazioni degli
intervenuti al presente convegno nazionale, che gli organi istituzionali competenti, deliberino
quanto prima possibile il riconoscimento al Liceo Artistico “Grue” di INDIRIZZO RARO, che
consentirebbe una tutela rispetto ai piani di dimensionamento della rete scolastica.
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